Quando si devono importare prodotti dalla Cina, con lo scopo di rivenderli, è necessario verificare se serve la marcatura CE per poterli commercializzare in Europa. Si tratta di uno step fondamentale per poter procedere con l'acquisto della merce e spesso viene sottovalutata la sua importanza.
Il CE è obbligatorio per tutti i dispositivi elettrici ed elettronici, deve essere eseguita dal fabbricante, da un suo mandatario o dall'importatore (se risiede in Europa). Colui che esegue la marcatura dichiara, tramite la dichiarazione di conformità, che il suo prodotto è conforme ai requisiti di sicurezza e salute previsti dalle relative normative.
Il marchio CE rappresenta al consumatore la sicurezza del prodotto, conforme alle direttive e norme Europee ed evita problemi con le autorità e le forze dell’ordine in caso di controllo. Al termine del processo di marcatura CE, è possibile rilasciare la dichiarazione di conformità.
È bene aggiungere che se la merce viene acquistata per uso personale, quindi il compratore risulta un privato, non c'è l'obbligo di alcuna certificazione sui prodotti di elettronica ed elettrici. Questo è permesso perché l'importatore risulterà, a suo rischio e pericolo, il consumatore finale.
La fase più importante della marcatura CE è determinare quali direttive deve rispettare il prodotto. Ci sono diverse normative che si applicano ai prodotti elettronici e stabiliscono i requisiti richiesti per dimostrare la conformità. Se un prodotto supera tutti i test richiesti, significa che questo prodotto soddisfa i requisiti della direttiva.
La direttiva bassa tensione (LVD) prende in considerazione i prodotti alimentati dai 50V a 1.000V in corrente alternata (AC) e da 75V a 1.500V in corrente continua (DC). Da non confondere la bassa tensione con la bassissima tensione, ovvero quella al di sotto dei limiti appena citati. Puoi consultare l'intera direttiva cliccando qui.
Questa normativa esclude la necessità di intervento di un organismo notificato, cioè la necessità di richiedere certificati rilasciati appositamente da questi enti solo per aver chiesto loro una registrazione del prodotto. Inoltre, l’Europa ha tolto l'obbligo di notifica a tutti gli enti che prima erano riconosciuti ufficialmente.
La direttiva compatibilità elettromagnetica (EMC) indica la capacità di un dispositivo di funzionare in presenza o connesso ad altre apparecchiature, senza danneggiare i dispositivi collegati o causare disturbo durante il funzionamento. Puoi consultare l'intera direttiva cliccando qui.
Va considerato che le onde elettromagnetiche sono sempre ed ovunque. Il campo di applicazione di questa direttiva prevede la marcatura CE obbligatoria ed è limitato al livello di potenza delle onde elettromagnetiche generate dal dispositivo (va rispettata una determinata soglia), quindi non conta la sola loro presenza.
La direttiva sulle apparecchiature radio riguarda tutte le apparecchiature radio e terminali di telecomunicazione destinate alla connessione alle reti di telecomunicazione, non è legata alla direttiva EMC. Puoi consultare l'intera direttiva cliccando qui.
La direttiva RoHS indica la presenza o l'assenza di sostanze inquinanti e nocive al di sotto delle soglie consentite dalla legge. Questi limiti sono contenuti in un elenco che fissa i limiti tollerati. La RoHS serve a contenere l’utilizzo di sostanze difficili da smaltire e potenzialmente nocive all’ambiente. Puoi consultare l'intera direttiva cliccando qui.
La direttiva sui rifiuti per apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) si applica a tutti i dispositivi elettronici, elettrici e serve a gestire lo smaltimento dei prodotti dalla discarica agli impianti di riciclaggio. I produttori ed importatori devono applicare sui prodotti il logo WEEE. Puoi consultare l'intera direttiva cliccando qui.
Oltre a questo, si deve indicare nel libretto di istruzioni o nel fascicolo tecnico, come smaltire correttamente l'apparecchiatura e fornire informazioni sulla sua commercializzazione. Anche i produttori extra UE devono partecipare alle attività di riciclaggio.
La direttiva sulla progettazione ecocompatibile si affianca alle direttive RoHS e RAEE con l'obbiettivo di evitare l’utilizzo di sostanze inquinanti la realizzazione futura di prodotti che non rappresentino un pericolo per l’ambiente. Oltre a questo, tale direttiva tiene in considerazione anche il consumo elettrico dei dispositivi.
Puoi consultare l'intera direttiva cliccando qui.
Le apparecchiature elettriche che vanno installate in dispositivi che devono rispettare altre direttive (ad esempio le macchine industriali o dispositivi medici) devono rispettare le direttive specifiche pertinenti e le norme ad esse armonizzate.
I prodotti elettrici, come i quadri installati negli edifici, sono invece soggetti solo alle direttive elencate in questo articolo. In ogni caso, qualsiasi prodotto alimentato ad energia elettrica, necessita obbligatoriamente di marcatura CE, a seguito dei relativi test effettuati dagli organi competenti.
La marcatura CE garantisce e informa il consumatore che su quel prodotto sono state eseguite determinate procedure, è stata effettuata un'analisi dei rischi e sono stati fatti dei test prima della sua immissione nel mercato. Tutto questo al fine di garantire la sicurezza per l'utilizzatore finale.
Il Marchio CE apposto su un prodotto o macchinario consente la libera circolazione dello stesso all'interno dell'unione europea. I prodotti che necessitano di marcatura CE sono riportati in un elenco suddiviso per famiglie di prodotti oppure per direttive applicabili. Puoi consultare l'elenco completo cliccando qui.
I certificati CE rilasciati da un ente notificato non sostituiscono la marcatura CE dei dispositivi elettrici ed elettronici. Va sempre richiesta alla fabbrica o fornitore la documentazione completa relativa al singolo dispositivo in questione, compresi i test effettuati sul prodotto ed i relativi report.
Un produttore extra UE non può eseguire la marcatura CE da solo, anche se i prodotti sono conformi alle leggi. Deve appoggiandosi sempre ad enti europei, i quali svolgeranno i test e certificheranno la conformità dei suoi dispositivi.
Più il prodotto può essere pericoloso per l'utente finale (es. i prodotti con batterie incorporate come auricolari bluetooth e power bank) tanto più meticolose dovranno essere le procedure per il CE. Questo inciderà sul prezzo di vendita dei prodotti, quindi è bene fare attenzione alla documentazione fornita dalla fabbrica o dal fornitore.
Importare dalla Cina richiede organizzazione e competenze per evitare sia di acquistare merce non conforme alle normative vigenti nel mercato europeo che spiacevoli sorprese in dogana.
Appoggiarsi a strutture in loco è fondamentale per poter verificare l'affidabilità di fabbriche e fornitori, controllare se le certificazioni sono autentiche e se i prodotti possono essere venduti legalmente in Europa.
Strumenti come Noziroh Hub sono la fondamentali per le importazioni di prodotti dalla Cina e la gestione dei processi produttivi con successo. Con un unico riferimento è possibile gestire tutte le fasi di approvvigionamento, dalla ricerca del fornitore alla produzione, dalla certificazione allo stoccaggio della merce e la spedizione dalla Cina.
Il loro team di esperti segue i clienti anche nelle delicate fasi di importazione e sdoganamento della merce, comunicando in lingua italiana. L'azienda si trova in Italia ed ha una filiale in Cina da cui possono stoccare la merce proveniente dai fornitori, controllarla ed in seguito spedirla al cliente in una volta sola.
Autore: Alessandro Ave
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