In questo articolo spiegheremo come importare gioielli dalla Cina all'ingrosso e daremo qualche consiglio utile per evitare spiacevoli sorprese. Importare questa tipologia di merce non è semplice e richiede diverse accortezze dal punto di vista normativo.
Prima di iniziare ad importare gioielli dalla Cina è bene conoscere il mercato della gioielleria e capire se ci sono condizioni favorevoli per il commercio di determinati prodotti. Si tratta di una categoria merceologica stagionale, con un picco di vendite in determinati periodi dell'anno (come San Valentino e Natale) ed un rapido rinnovo delle collezioni. Per questi motivi è consigliato valutare una rapida rotazione del magazzino ed una pianificazione delle scorte in base alle stagioni.
Si prevede che il mercato di gioielli continuerà a crescere nei prossimi anni ed è già ritornato ai livelli pre-Covid, soprattutto nella fascia alta di mercato dove contano molto i materiali, il design e le finiture.
L’Italia è prima in Europa per produzione di prodotti di gioielleria, seguono Francia e Germania. Fuori dall'Europa è possibile trovare produttori più economici e con condizioni di produzione meno stringenti, soprattutto dall'Asia (India, Thailandia, Singapore, Corea del Sud, Indonesia e Cina). Ecco perché vale la pena di importare gioielli dalla Cina all'ingrosso, pur prestando molta attenzione alla qualità del prodotto.
Ci sono diversi fattori da considerare prima di importare gioielli dalla Cina, Come il
REACH, normativa da rispettare per qualsiasi prodotto di gioielleria e bigiotteria che si vuole commercializzare in Europa. Si tratta di una norma che regola la registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche (in questo caso all'interno di un prodotto).
Acquistare questo tipo di prodotti da fornitori Europei potrebbe sembrare una soluzione migliore rispetto ad importare gioielli dalla Cina, dato che non occorre gestire una spedizione internazionale, la dogana, oltre al fatto che i prodotti dovrebbero essere già certificati REACH per la loro commercializzazione.
Le criticità di questa opzione sono la poca propensione a personalizzare gli articoli, prezzo superiore rispetto a quello di mercato. In questo caso (appoggiandosi a rivenditori Europei) sarà facile trovarsi a vendere gli stessi prodotti dei competitor ed a prezzi più cari.
Un altro fattore a favore potrebbe essere il fatto che in Europa ci siano diverse fabbriche che producono gioielli (specie in Italia). Tuttavia, le alte quantità di ordine minimo, la poca flessibilità sul design ed il costo limitano le opportunità di produrre i prodotti richiesti nei tempi e budget stabiliti.
La Cina, in termini di quantità, è tra i primi produttori mondiali di gioielli e bigiotteria. Le fabbriche locali sono molto flessibili come requisiti, basse quantità e prezzi convenienti. Importare gioielli dalla Cina, pur rispettando le normative, è sicuramente una buona idea.
Per importare gioielli dalla Cina è necessaria la documentazione per la commercializzazione nel paese di destinazione (es. REACH, test report).
Appoggiarsi a strutture in loco è fondamentale per poter verificare l'affidabilità di fabbriche e fornitori, controllare se le certificazioni sono autentiche e se i prodotti possono essere venduti legalmente in Europa.
Strumenti come
Noziroh Hub sono fondamentali per importare gioielli dalla Cina.
Con un unico riferimento è possibile gestire tutte le fasi di approvvigionamento, dalla ricerca del fornitore alla produzione, dalla certificazione allo stoccaggio della merce e la spedizione dalla Cina.
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