Lanciata nel 2012, Toutiao è uno dei principali conglomerati tecnologici digitali cinesi di ByteDance. Sebbene meno riconosciuto a livello internazionale, Jinri Toutiao è diventato una delle piattaforme digitali più popolari in Cina negli ultimi anni. Ma cos'è davvero Toutiao e come funziona?
Jinri Toutiao 今日头条, più comunemente conosciuto come Toutiao, in inglese "Today's Headlines", è stato creato nel 2012 da ByteDance, società cinese attiva nel settore informatico con sede a Pechino, fondata da Zhang Yiming nello stesso anno.
Il 9 novembre 2017 ByteDance ha acquisito Musical.ly per una cifra di circa 1 miliardo di dollari, unificandola il 2 agosto 2018 all'app TikTok.
Toutiao è una piattaforma di creazione, aggregazione e distribuzione di contenuti, caratterizzata da tecniche di apprendimento automatico. Il nome "Toutiao" deriva dalla convinzione dell'azienda che "solo le cose che interessano a tutti i lettori meritano di essere titoli".
Secondo quanto affermato da Statista, Toutiao vanta ad oggi più di 600,000 posts al giorno e ha superato i 205 milioni di download in tutto il mondo, con una media di 9 aperture e un utilizzo di 76 minuti al giorno, che è più di quella dell'utente medio di Facebook e WeChat.
Offrendo contenuti personalizzati ai suoi utenti con il suo algoritmo speciale, Toutiao è diventata l'app di notizie e informazioni più popolare in Cina.
Con contenuti che ricevono 4,2 miliardi di visualizzazioni ogni giorno, Jinri Toutiao è considerata la prima piattaforma per la consegna di contenuti, rappresentando uno straordinario database di informazioni e una delle migliori app cinesi per la pubblicità mirata.
A marzo 2018, la DAU (Daily Active Users) dell'app Toutiao ha raggiunto oltre 200 milioni di utenti. Conosciuta come la piattaforma di distribuzione di contenuti intelligente #1 in Cina, ha oltre 1,1 milioni di account publisher, che aggiornano oltre 380.000 contenuti.
Il successo di Toutiao è dato dalla sua raccomandazione personalizzata. Infatti, lo stesso social si è dichiarato un "Recommendation Engine", proprio in quanto la sua particolarità è quella di essere integrato con un software di intelligenza artificiale e learning machine (apprendimento automatico), che permette di creare un newsfeed personalizzato per ogni utente. In questo modo, tutti vedono ciò che meglio si adatta al contenuto con cui hanno interagito in passato.
Esso utilizza infatti degli algoritmi di intelligenza artificiale per analizzare le abitudini di lettura degli utenti e quindi generare per loro un elenco di feed personalizzato che include articoli, video o annunci.
Tra i fruitori della piattaforma cinese, vi sono per la maggior parte uomini, circa il 60%, e l'85% ha un'età tra i 18 e i 30 anni, con un alto livello di istruzione. Il 41,3% di loro sono in possesso di una laurea o un titolo di studi superiore. Un'altra nota interessante è che il 37,8% degli utenti sono liberi professionisti, lavoratori autonomi e proprietari di aziende private.
Dai dati di cui sopra, è probabile che una buona parte degli utenti di Toutiao siano giovani cinesi che gestiscono le loro attività o lavorano come manager. Questo social può essere molto utile quando si tratta di marketing B2B in Cina. Infatti, la piattaforma è adatta anche per promuovere ai giovani prodotti di tendenza.
Al primo utilizzo di Jinri Toutiao, l'app mostra contenuti generali ad un utente alle prime armi e, utilizzando l'apprendimento automatico per conoscere le abitudini e gli interessi di navigazione del lettore in base a come il lettore interagisce con l'app, è in grado di consigliare gli articoli che si desidera leggere.
Ad esempio, si può decidere di ignorare le storie che non si vuole leggere; questa azione verrà poi registrata e analizzata dal sistema di intelligenza artificiale.
Tracciando e analizzando tali comportamenti sul sito, come su cosa clicchi, quanto tempo trascorri su una storia, dove smetti di scorrere, il tipo di storia che stai leggendo in un determinato momento della giornata, anche dove ti trovi fisicamente, gli algoritmi di intelligenza artificiale di Toutiao possono elaborare i consigli più personalizzati per la tua lettura.
Man mano che il lettore inizia a utilizzare la piattaforma più frequentemente, Toutiao diventa più intelligente e comprende meglio gli interessi degli utenti al fine di fornire loro contenuti più pertinenti nel tempo.
Questo social cinese non utilizza i suggerimenti dagli amici, come avviene per WeChat o Weibo, ma si focalizza per di più sulle preferenze individuali. Tutto ciò che bisogna fare è navigare per un po' e verrà creato un profilo su misura per i propri interessi. Inoltre, esso permette di caricare diversi tipi di contenuti come articoli, immagini, video, livestream e microblog.
Le notizie che sono presenti nell'app vengono integrate con altre app, proprio grazie alle partnership che l’azienda ha siglato con WeChat e JD.com. In questo modo le notizie presenti sull’app vengono integrate in un più ampio ecosistema digitale.
Ma da dove provengono questi contenuti? A partire dal 2018, Toutiao aveva già oltre 1,1 milioni di account publisher registrati sulla piattaforma, che includono organizzazioni mediatiche, istituzioni governative, singoli siti Web, blogger e aziende.
La piattaforma ha creato diversi programmi per premiare i creatori per il loro lavoro, proprio perché non sopravvivrebbe a lungo senza creatori di qualità. Uno dei premi, ad esempio, è una ricompensa di 300 RMB per 100 articoli selezionati in un giorno.
Oppure su base mensile, vengono selezionati 20 articoli che ricevono una ricompensa di 5.000 RMB. Oltre a premiare i creatori, vengono premiati anche i curatori dei contenuti, gli utenti che segnalano contenuti falsi o inappropriati sulla piattaforma.
Per quanto riguarda i video, nel 2016 Bytedance ha rilasciato il suo canale Toutiao Video, dove i creatori potevano caricare i loro brevi video e che a loro volta venivano consigliati dall'algoritmo. Questo però nel 2017, è diventato “Xigua Video” (西瓜视频), ora applicazione indipendente, che tra l'altro produce contenuti cinematografici e televisivi.
Gli utenti cinesi rimangono su Toutiao per una media di 76 minuti al giorno. I dati sono impressionanti in quanto il tempo medio che le persone trascorrono su WeChat è di soli 66 minuti. Le dimensioni e la viscosità della base di utenti sono cresciute in modo esponenziale, mostrando chiaramente il potere del marketing sulla piattaforma.
Toutiao ha i più potenti algoritmi di raccomandazione, che gli consentono di portare facilmente i contenuti ai lettori più interessati, aiutando così i marketers a raggiungere nuovi potenziali clienti e ottenere una tonnellata di esposizione ai contenuti.
Poiché Toutiao offre articoli agli utenti in base ai loro interessi, ogni visualizzazione o copertura che viene acquisita per i propri articoli su questa piattaforma è altamente mirata. Le strategie di content marketing che sfruttano appieno gli algoritmi di intelligenza artificiale di Toutiao possono sicuramente ricevere un ROI impressionante.
Per citare un esempio il creatore "欢子tv" (Huanzi TV) realizza brevi video sulla vita e le usanze delle persone nelle campagne della Cina. Ognuno dei suoi video ha una media di 700.000 visualizzazioni, mentre le visualizzazioni nel suo account ufficiale Wechat sono meno di 1/40 di quelle su Toutiao.
Quest'ultimo ha permesso alla lunga coda dei collaboratori di raggiungere il loro pubblico più rilevante in modo più conveniente rispetto a qualsiasi altra piattaforma in Cina.
Inoltre, vengono offerte anche funzionalità social. Gli utenti possono condividere gli articoli che preferiscono in una scheda a parte. Ciò offre agli editori la possibilità di diventare virali sia socialmente che attraverso l'algoritmo. Diventare un editore registrato con Toutiao è un modo semplice e facile per aprire la propria attività alla possibilità di diventare virale.
Registrarsi sulla piattaforma dovrebbe essere su ogni pianificazione aziendale per entrare nella checklist della Cina. Finché efficaci, le storie verranno viste e diventeranno virali anche se non si investe molto tempo nella distribuzione dei contenuti.
Ad oggi è sempre più difficile riuscire ad ottenere l'attenzione degli utenti, a causa dell'abbondanza di informazioni. Ma la presenza di video brevi ha dato vita ad una nuova forma di intrattenimento, di cui Toutiao ha approfittato. Questa è ora la "piattaforma di riferimento" per brevi contenuti video. Più della metà dei 76 minuti di utilizzo giornaliero di Toutiao per ogni utente viene speso guardando video in formato breve.
La sua integrazione con le app di video brevi preferite dagli utenti cinesi come Douyin e l'aggregazione di questi video in un unico posto, non solo offre agli utenti più scelte per il consumo dei media, ma anche più strumenti e modi per i marchi di essere creativi e interagire meglio con i clienti, oltre ad aumentare la consapevolezza del marchio.
Le pubblicità su Toutiao si distinguono in Open Screen Ads, Information Flow Ads e Detail Page Ads. Gli Open Screen Ads attirano l’attenzione dell’utente, grazie al loro forte impatto visivo, e offrono un’esposizione e un posizionamento eccellenti. Le Information Flow Ads, invece, sono dei banner che appaiono nel feed dell’utente, intervallati nel flusso di informazioni.
Si presentano in formato testo, immagine, GIF o video. Le Detail Page Ads appaiono nella pagina di dettaglio dell’articolo o del video quando gli utenti raggiungono il contenuto. Oltre a questo tipo di pubblicità, per attirare gli utenti le aziende possono anche fare uso di collaborazioni con i KOL e i creatori di Toutiao.
Grazie al suo algoritmo di apprendimento automatico e alla natura della piattaforma, Toutiao è in grado di offrire una funzionalità di targeting del pubblico più ricca e potente, simile a quella di Facebook. Come già detto, Toutiao tiene traccia dei comportamenti dei lettori.
Pertanto, un inserzionista può scegliere di esporre l'annuncio solo a un pubblico che ha fatto clic su annunci lanciati in precedenza. Inoltre, è possibile impostare tariffe diverse per diversi livelli di coinvolgimento dei clienti.
La differenza fondamentale tra Toutiao e le altre app è che il 60% dei contenuti dell'App è basato sull'intrattenimento. Questo non è un tipico prodotto di notizie, piuttosto una piattaforma mobile di lettura e intrattenimento. Questi tipi di contenuti (a volte chiamati "soft content") possono essere attraenti per i marchi se i loro prodotti sono nelle sfere lifestyle, FMCG o intrattenimento.
Abbiamo dunque visto come funziona Toutiao. Tuttavia, come per tutti i social nel mondo, ma soprattutto per quelli cinesi in cui vige una concorrenza spietata, non basta solo conoscerla. Anche su questa piattaforma occorre creare una marketing strategy curata e adatta ai consumatori locali, volta a indirizzare il traffico sul proprio store.
Per chi desidera espandere il proprio mercato alla Cina è dunque fondamentale sapere cos’è Toutiao e come funziona e inserire questa piattaforma all’interno della propria strategia di vendita. Massimizzare il profitto su questo canale può tuttavia risultare difficile, occorre quindi servirsi di esperti del settore come Noziroh Hub.
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Autore: Ilaria Golino
JD.com (京东, jingdong) è una delle piattaforme di E-commerce più popolari in Cina. Fondata nel 1998 da Liu Qiangdong (Richard Liu) con il nome di Jingdong Mall e di 360buy.com, oggi JD.com rappresenta il secondo marketplace più utilizzato dai clienti cinesi (dopo Tmall), rappresentando più del 25,9% delle quote di mercato, con 580.8 milioni di utenti attivi. Tali utenti sono concentrati soprattutto nel nord della Cina e nella provincia del Sichuan e hanno un’età media al di sotto dei 40 anni (fonte: Eastmedia).
Jingdong nasce come canale specializzato nel commercio di prodotti tecnologici, ma oggi offre un’offerta estremamente variegata appartenente a diverse categorie, tra cui cosmetica, abbigliamento, FMCG, arredamento e addirittura alimentare fresco.
L’headquarter di JD.com è situato a Pechino, ma la società è anche quotata al NASDAQ e possiede un R&D center nella Silicon Valley.
Per capire meglio cos’è JD.com e come funziona e perché è così popolare tra i clienti cinesi, occorre capire innanzitutto quali siano i suoi punti di forza.
Il maggiore vantaggio offerto da questo marketplace è rappresentato dall’efficienza del suo sistema logistico. JD possiede 32 parchi logistici “Asia No.1”, tra i più grandi e automatizzati in Asia, 1.400 magazzini autogestiti e oltre 1.700 magazzini facenti parti della “Open Warehouse Platform” a cui aderiscono magazzini di terze parti (JD.com, dati aggiornati a Giugno 2022). Tali magazzini sono di diverse tipologie: di piccole, medie o grandi dimensioni, cross border, bonded warehouse, magazzini refrigerati, ecc., per assicurare il migliore stoccaggio per ogni tipo di merce.
Inoltre, JD.com vanta anche un magazzino completamente automatizzato a Shanghai ed è una delle prime aziende al mondo ad aver adottato la consegna tramite drone. Questo sistema logistico estremamente avanzato ha permesso a JD di poter garantire il 90% delle consegne all’interno dello stesso giorno o il giorno successivo (JD.com), mentre la restante parte viene garantita entro un massimo di due giorni.
Nel 2019 JD.com ha stretto una partnership con Tencent (gruppo di cui fa parte il social cinese Wechat) che ha permesso di migliorare ulteriormente la customer experience e di integrare la base di utenti delle due piattaforme. Grazie a questa collaborazione, i prodotti listati su JD possono anche essere accessibili tramite le ricerche di Wechat attraverso link che reindirizzano alle landing page di JD.
Questo è un vantaggio da non sottovalutare, se si considera che Wechat è l’app più utilizzata dagli utenti cinesi e che questa funzionalità non è accessibile a Tmall, la piattaforma rivale di JD (i link di Tmall vanno copiati e aperti nel browser o nell’app di Tmall e questo rappresenta una complicazione per la user experience).
Inoltre, è stata creata anche la JD Mini-Program Open Platform, attraverso la quale i venditori di Jingdong possono anche creare il propro mini-program per vendere anche all’interno di Wechat.
Inoltre, sempre come conseguenza di questa partnership, al momento dell’acquisto gli utenti possono scegliere se affidarsi al sistema di pagamento di JD, JD Pay, oppure di utilizzare il proprio Wechat Wallet (sistema di pagamento di Wechat, anch’esso uno dei più popolari in Cina).
Nel secondo quarter del 2022, JD.com ha anche aperto una sezione interna alla sua app dedicata alla moda e al lifestyle,chiamata “The J Shop”, insieme a degli store offline nelle città di Xi’an, Shenzhen, Chengdu, Yinchuan e Beijing (fonte: China Internet Watch). Questa piattaforma offre un nuovo formato di vendita retail che combina un’accurata selezione di prodotti di lusso esclusivi ai servizi logistici, di merchandising, di advertising e omni-channel di JD.com, permettendo di creare un’esperienza online-to-offline (O2O) estremamente integrata. Tra i brand del settore fashion che hanno scelto di aprire uno store su JD.com troviamo Celine, Maison Margiela, GCDS, mentre per il settore beauty troviamo La Mer, Armani, Shiseido e MAC tra i tanti.
JD.com ha anche creato JD Plus, un programma di membership premium, attraverso cui è possibile accedere a vantaggi esclusivi, sconti, anteprime e altri benefit. I membri di JD Plus sono tra gli utenti più attivi e leali e dispongono di un elevato potere d’acquisto. (fonte: China Internet Watch)
Jd.com propone ai propri clienti 3 principali modelli di business:
1 . JD.com Direct sales (B2B2C): il marketplace acquista i prodotti direttamente dal produttore o dai suoi fornitori e li vende sulle sue piattaforme. Questo canale è riservato ai prodotti che sono già abbastanza conosciuti e popolari in Cina. Per un’azienda è preferibile utilizzare questo canale se intende delegare le operazioni di logistica, stoccaggio, promozione dei prodotti, spedizione al cliente finale e aftersales, in quanto esse saranno gestite direttamente dalla piattaforma.
2. Jd.com Marketplace: questo modello è riservato alle aziende che hanno una sede legale in Cina o che intendono servirsi di una terza parte con sede legale in Cina. In questo caso il brand può scegliere la tipologia di store da aprire:
Per rendere il meccanismo di creazione e gestione del marketplace più accessibile e agevole per le aziende straniere, JD ha anche avviato una partnership con Shopify, grazie alla quale è possibile sincronizzare le pagine prodotto di Shopifyanche su JD marketplace e di adattarle a questa piattaforma. Il sistema adatta automaticamente traduzioni in cinese, converte la valuta e adatta il prezzo in base alle spese doganali e alla tassazione locale. JD.com ha anche creato un magazzino negli USA al quale è possibile spedire i prodotti una volta venduti e lasciare che la piattaforma si occupi delle successive pratiche di spedizione in Cina al cliente finale.
3. JD Worldwide: questo canale è riservato alle aziende che non possiedono un’entità in Cina e intendono operare spedendo i prodotti dal proprio magazzino estero. Per poter vendere occorre disporre di un conto in USD e di avere un marchio registrato. Anche in questo caso il brand può scegliere tra le stesse tipologie di store disponibili su JD marketplace.
Per capire meglio cos’è e come funziona JD.com, occorre comprendere quali sono i costi di ciascun business model.
Nel caso si scelga di operare con JD Direct, i costi varieranno sulla base degli accordi presi direttamente con la piattaforma.
Per operare su JD Marketplace, occorre inizialmente versare un deposito cauzionale che oscilla tra i 10.000 e i 100.000 RMB a seconda della categoria di prodotto, ma che verrà rimborsato se si decide di abbandonare la piattaforma. La service fee ammonta massimo 1.000 RMB e anche in questo caso varia a seconda della categoria di prodotto. Infine, bisognerà pagare alla piattaforma una commissione sul venduto che oscilla tra l’1% e l’8% a seconda del tipo di shop e alla product category.
I costi risultano più alti se si sceglie di operare tramite JD Worldwide, che richiede un deposito cauzionale di 15.000 USD all’anno, una spesa pari a 1.000 USD mensili per l’utilizzo della piattaforma, che può aumentare fino a 3.000 USD mensili per alcune categorie di prodotto (tra cui articoli sportivi, gioielli, orologi, ecc). Infine, occorre pagare una commissione sul servizio che oscilla tra il 2% e il 5% del venduto. Se si utilizzano anche i servizi logistici della piattaforma ci sarà un ulteriore sovrapprezzo pari al 0.75% del venduto.
Abbiamo dunque visto come funziona JD.com e come vendere su questa piattaforma possa rendere accessibili i propri prodotti ad una fetta molto ampia di consumatori di qualità. Tuttavia, come per tutti i marketplace nel mondo, ma soprattutto per quelli cinesi in cui vige una concorrenza spietata, non basta aprire i propri store e mostrare i prodotti per concretizzare delle vendite.
Anche su questa piattaforma occorre creare una marketing strategy curata e adatta ai consumatori locali, volta a indirizzare il traffico sul proprio store.
Innanzitutto, è consigliabile adattare le pagine prodotto, inserendo molti video e immagini di presentazione dei prodotti e descrizioni molto dettagliate nella lingua locale.
In secondo luogo, è importante un’accurata strategia SEO che ottimizzi le pagine per la ricerca all’interno della piattaforma, su Wechat, Weibo e su Baidu. La strategia long tail è da preferire per i titoli delle pagine prodotto.
Si può completare la strategia di marketing investendo molto sullo sviluppo della eReputation: per i consumatori cinesi essa è estremamente importante e uno degli strumenti di marketing più efficaci rimane la word of mouth. Ecco che allora è opportuno investine nel marketing tramite KOL, nell’ottimizzazione delle recensioni clienti, nella creazione su forum e siti Q&A (tra cui il più popolare in Cina è Zhihu), o nei social focalizzati sulle recensioni dei prodotti come Xiahongshu.
Infine, anche su JD.com è possibile usufruire di servizi di paid marketing come banner e servizi PPC.
Per chi desidera espandere il proprio mercato alla Cina è dunque fondamentale sapere cos’è JD.com e come funziona e inserire questa piattaforma all’interno della propria strategia di vendita. Massimizzare il profitto su questo canale può tuttavia risultare difficile, occorre quindi servirsi di esperti del settore come Noziroh Hub.
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Autrice: Marcella Pignatelli
Tmall (天猫,tianmao) è una delle principali piattaforme di e-commerce cinese facente parte del gruppo Alibaba. È stata fondata nel 2008 come costola di Taobao e rapidamente ha acquisito quote di mercato sempre maggiori, fino a diventare la piattaforma di e-commerce preferita dai consumatori cinesi per gli acquisti B2C (Marketing to China).
Recentemente, Alibaba ha tuttavia annunciato la volontà di integrare Tmall e Taobao. Avevamo affrontato il tema con un articolo dedicato (puoi leggere l'articolo cliccando qui).
Il successo di questa piattaforma è dovuto al fatto che fin dalla sua creazione, il focus è stato posto sulla vendita di prodotti di alta qualità e di lusso, diventando uno dei principali punti di riferimento per chi desidera acquistare merce importata dall'estero, ma non mancano anche tantissimi brand locali.
Per le categorie che lo richiedono, i prodotti che vengono commercializzati su Tmall devono disporre delle certificazioni locali.
Tuttavia, la sua controparte internazionale, Tmall Global permette alle aziende straniere che ancora non dispongono di prodotti specifici per la Cina di vendere ugualmente i prodotti sul territorio cinese, entro certi limiti, dando vita al cosiddetto cross-border e-commerce.
Tmall.com è stato introdotto per la prima volta da Taobao nell'aprile 2008 come Taobao Mall, una piattaforma B2C dedicata all'interno del suo sito Web di e-commerce per i consumatori.
Nel novembre 2010, Taobao Mall ha lanciato un dominio web indipendente, tmall.com, per differenziare gli elenchi dei suoi commercianti, che sono proprietari di marchi o distributori autorizzati, dai commercianti C2C di Taobao.
Nel giugno 2011 Taobao è stata riorganizzata in tre società separate. Di conseguenza, Tmall.com è diventata un'azienda indipendente sotto Alibaba Group.
Tmall ha occupato il 51,3% della quota di vendita di prodotti online del mercato B2C cinese nel primo trimestre del 2013. Nel febbraio 2014, Alibaba ha lanciato Tmall Global come mercato transfrontaliero per marchi e commercianti stranieri da vendere direttamente ai consumatori cinesi.
Per capire meglio cos'è Tmall e come funziona, bisogna partire dal comprendere che la sua unicità è legata alla customer experience che viene offerta ai clienti.
Il fatto che la maggior parte dei brand apra un Flagship store, ovvero l’equivalente di uno store mono-marca del mondo offline, permette all'utente di avere immediatamente disponibili i prodotti di quel brand proprio come se ci si recasse in negozio.
Per questo motivo, se confrontate con quelle dei principali marketplace occidentali, le schede prodotto su Tmall risultano particolarmente dettagliate, ricche di immagini e descrizioni, che creano un vero e proprio storytelling non solo del prodotto, ma anche dell’azienda produttrice e del suo luogo di provenienza.
Ma non è tutto: sul proprio spazio, ogni store può avviare attività di customer engagement aggiuntive, come ad esempio eventi di livestreaming (e a tal proposito è stata dedicata un’app-in-app chiamata Taobao Live).
Oltre a questo, è possibile accedere a videogiochi, try-on, visualizzazioni dei prodotti a 360 gradi con immagini di altissima qualità, simulazioni e altre attività grazie all’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale e di augmented reality, come mostrato in questo video su YouTube.
Lo shopping su Tmall si configura dunque anche come una forma di intrattenimento, non a caso essa rappresenta l’app su cui i consumatori cinesi trascorrono mediamente più tempo (Marketing to China).
Inoltre, per incentivare promozione dei prodotti di lusso, la piattaforma ha anche creato i cosiddetti “Luxury Pavillion” ovvero delle app-in-app in cui vengono raggruppati i brand del lusso, divisi per categoria e che offrono la possibilità di personalizzare ulteriormente la promozione dei prodotti (Alizila).
Infine, sono previsti anche dei loyalty program, come ad esempio 88VIP, che permette ai clienti di avere accesso a un servizio di maggiore qualità e sconti dedicati all’interno di tutto l’ecosistema Alibaba (Alizila).
Ciò che rende l’esperienza dell’utente su Tmall ancora più eccezionale è la presenza di numerosissimi eventi promozionali, i cosiddetti “shopping festival”, ovvero eventi promozionali che sfruttano l’occasion marketing per fornire sconti, promuovere particolari prodotti, offrire maggiore visibilità a determinate categorie e in ogni caso aumentare le vendite e l’esposizione dei prodotti.
Sulle piattaforme online cinesi esiste un vero e proprio “ecosistema” di eventi promozionali, che talvolta vengono lanciati su una piattaforma e poi replicate dalle altre negli anni successivi.
Tra di essi, il più celebre – e anche più profittevole – è senz'altro il Double Eleven o Singles’ Day, un festival lanciato da Tmall nel 2009 sfruttando l’aspetto simbolico di questa data: essendo formata da vari numeri uno, essa in Cina è rappresentativa dell’essere single.
Quale consolazione migliore a questa condizione se non lo shopping? Ecco che nacque una festa che inizialmente si configurava esclusivamente come una data in cui venivano offerti ottimi affari.
Questo evento oggi rappresenta una vera e propria celebrazione dello shopping con lanci di prodotti dedicati, coinvolgimento dei migliori KOL, varie forme di intrattenimento ed una shopping experience di massimo livello.
Il singles Day è diventato il più grande evento di e-commerce al mondo che nel 2021 ha raggiunto un GMV (gross merchandise value) di 84.54 miliardi di dollari (fonte China Internet Watch).
Per capire come funziona Tmall e come vendere su questa piattaforma, è necessario avere un’azienda registrata in Cina e disporre di una licenza di vendita retail, o in alternativa si può vendere anche tramite l’aiuto di un Trade Partner (TP), ovvero una terza parte che si occuperà di creare e gestire gli store del brand.
In Cina (e di recente anche in Italia) esistono diverse aziende in grado di fornire questo servizio, alcuni anche suggeriti dallo stesso Tmall, o aziende come Noziroh Hub che sono in grado di aiutarti a trovare il partner ideale.
La forza di Tmall sta anche nel garantire l’autenticità dei prodotti, in quanto solo il proprietario del marchio può aprire lo store, o autorizzare all’apertura di uno store (fonte Export Now).
Le aziende che desiderano vendere su Tmall possono aprire un “Flagship store”, ovvero uno store di proprietà del brand, oppure un “Authorized store”, ovvero uno store gestito da una terza parte e che vende prodotti esclusivi del brand o ancora uno “Specialty store”, ovvero uno store affidato anch'esso ad una terza parte, specializzato in una categoria di prodotto e che può vendere uno o più marchi.
Per quanto riguarda i costi, essi variano a seconda della tipologia di store che si intende aprire e del livello di personalizzazione che si intende dare allo store.
In linea di massima, il costo annuo di un Flagship store si aggira tra i 50.000 RMB e i 100.000 RMB, di un Marketplace tra i 100.000 RMB e 150.000 RMB, ai quali si aggiungeranno ulteriori costi di servizio (tra i 30.000 RMB e i 60.000 RMB) e le commissioni di Tmall che variano tra 0.5% e il 10% (anche se solitamente oscillano tra il 2% e il 5%) delle vendite (fonte Marketing to China).
È inoltre obbligatorio aprire un account Alipay, in quanto unico strumento di pagamento accettato dalla piattaforma (facente parte dell’ecosistema Alibaba), per il quale è richiesta una commissione ulteriore pari all’1%.
Abbiamo dunque visto cos'è e come funziona Tmall e come vendere su questa piattaforma rappresenti un ottimo canale di vendita e di promozione dei propri prodotti, ma questo non vuol dire che incrementare le vendite su questo canale sia necessariamente facile.
Questo marketplace è infatti popolato da una grandissima quantità di venditori e prodotti per ogni categoria, di conseguenza la competizione è estremamente alta ed è importante elaborare un’ottima strategia di marketing e investire nella promozione del prodotto per assicurarsi buone performance.
Uno degli strumenti più efficaci è il Livestreaming, al quale Alibaba ha dedicato la piattaforma Taobao Live che permette di promuovere i prodotti attraverso delle dirette, spesso tenute da KOL, che utilizzano il modello “See Now, Buy Now”, ovvero la possibilità di acquistare i prodotti promossi contestualmente tramite acquisti in-app attraverso dei pop-up.
Ogni Flagship Store su Tmall può anche disporre di Weitao, ovvero una sezione gestita in modo diretto che permette all'operatore dello store di pubblicare contenuti di diverso tipo e che si configura come fosse un social network (con contenuti testuali, grafici e link alle pagine dei prodotti).
Sono anche previste diverse modalità per accedere a contenuti di paid marketing, come la creazione di banner personalizzati, ottimizzazione SEO per la ricerca dei prodotti, possibilità di figurare all’interno della product reccomendation section (in cui sono compresi prodotti di edizione limitate o capsule collection consigliate dai KOL con contenuti sponsorizzati), o all’interno della Taobao Toutiao (che comprende solo articoli relativi a prodotti di alta categoria).
Tmall è dunque una piattaforma molto profittevole per chi intende approcciare il mercato cinese, ma è evidente come sia complesso aprire uno store su Tmall, gestirlo in modo corretto ed emergere tra i vari brand presenti all'interno del marketplace.
I rischi di fallimento sono dietro l'angolo e solo tramite una ricerca di mercato approfondita è possibile verificare la fattibilità di un progetto ed evitare imprevisti. Oltre a questo va messo in pratica un piano di brand positioning secondo i vari eventi e festività che il mercato cinese prevede.
Strumenti come Noziroh Hub sono fondamentali per esportare, vendere i prodotti in Cina e gestire i processi di export con successo.
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Autore: Marcella Pignatelli
Importare dalla Cina è una realtà in continuo aumento, che ogni anno segna nuovi record (ne abbiamo parlato in questo Articolo).
Che siano materie prime da inserire nella value chain della tua azienda, o prodotti finiti da vendere online tramite E-Commerce, se anche tu hai scelto di importare dalla Cina, devi necessariamente conoscere e individuare gli Incoterms più adeguati alle tue esigenze.
In questo Articolo approfondiremo due dei più comuni e vantaggiosi Incoterms da tenere in considerazione per chi desidera Importare prodotti dalla Cina: Il DDP (Delivery Duty Paid) e il DAP (Delivery At Place)
Gli Incoterms, acronimo di International Commercial Terms sono stati elaborati dalla Camera di Commercio Internazionale e costituiscono una standard a livello globale per regolare la vendita di beni a livello internazionale e nazionale. Questi termini possono essere inseriti nei contratti per definire in maniera chiara e puntuale le obbligazioni, i costi e i rischi collegati alla merce nei confronti di entrambe le parti, fra venditore e compratore.
Non sono obbligatori ma forniscono un valido aiuto per definire alcune clausole dei contratti di compravendita internazionale.
Se sei curioso di scoprire tutti i documenti e gli adempimenti necessari per importare dalla Cina, dai un’occhiata a questo articolo presente sul nostro blog: “Importare dalla Cina 2023: adempimenti e documenti necessari”
Gli Incoterms possono essere divisi in diversi gruppi, come è possibile visionare da questa tabella:
Concentriamoci a parlare del gruppo D – Delivery (consegna). Come possiamo vedere nella tabella, si suddivide in 3 Incoterms principali:
Fra i vari gruppi, il Gruppo D rappresenta le clausole più svantaggiose per il venditore, che è obbligato a stipulare un contratto di trasporto con il vettore o spedizioniere, indipendentemente dalla tipologia di mezzo di trasporto nel quale si impegna a sostenere le spese e i rischi fino alla consegna nella destinazione finale.
DAP è l’acronimo di Delivery at place, in italiano “reso al luogo di destinazione”.
Secondo la pagina del sito ufficiale della CCI, la clausola DAP Incoterms 2020 comporta che il venditore:
Quindi scegliendo l’Incoterms DAP, il venditore sarà responsabile della fornitura della merce, dei costi di trasporto fino al luogo di destinazione.
Non sono inclusi per i venditori
DDP è l’acronimo di Delivered Duty Paid. in italiano “Reso Sdoganato” questa clausola degli incoterms 2020 comporta il livello massimo di obbligazioni per il venditore, il quale deve:
Anche L’IVA o altre tasse per l’importazione sono a carico del venditore, salvo diverso accordo esplicito nel contratto.
La differenza sostanziale fra i due Incoterms riguarda dunque i costi dello sdoganamento e di eventuali tariffe accessorie in sede di dogana.
Per riscuotere i dazi doganali, la dogana può inoltrare il pacchetto ad un intermediario come ad esempio il corriere di spedizione, ciò implica che ogni intermediario può scegliere di applicare delle commissioni e deciderne l’importo, di conseguenza vi è anche l’impossibilità di conoscere l’importo complessivo che dovrà pagare il destinatario finale.
Secondo la nostra opinione, è preferibile scegliere di acquistare la merce con resa DAP, in quanto spesso il mittente, per offrire una spedizione economica al cliente, dichiara un valore della merce inferiore rispetto a quello reale.
Ne consegue che, una volta consegnata la spedizione, non si è in possesso di una documentazione congrua rispetto a quanto realmente pagato e quindi i prodotti non risultano importati correttamente. Questo è un problema serio, perché non sarà possibile commercializzare la merce.
Tuttavia ogni situazione va valutata attentamente per definire la strategia che si adatti meglio alle tue esigenze.
Noi di Noziroh Hub, grazie alla nostra esperienza decennale in commercio internazionale, possiamo aiutarti nel prendere le decisioni migliori per il tuo business e seguirti nelle importazioni dalla Cina passo passo.
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Inizia subito ad importare dalla Cina senza stress!
Autore: Dalila Adragna
Il 1° Gennaio 2022 è entrato in vigore il Partenariato Economico Globale Regionale (RCEP) per Australia, Brunei Darussalam, Cambogia, Cina, Giappone, Laos, Nuova Zelanda, Singapore, Thailandia e Vietnam, aprendo la strada alla creazione della più grande area di libero scambio del mondo.
I Paesi dell'Asia orientale intrattengono relazioni commerciali ed economiche fiorenti tra loro attraverso accordi di libero scambio.
L'Associazione delle nazioni del sud-est asiatico (ASEAN) ha accordi di libero scambio con sei partner: Repubblica popolare cinese (ACFTA), Repubblica di Corea (AKFTA) , Giappone (AJCEP), India (AIFTA), nonché Australia e Nuova Zelanda (AANZFTA).
Per ampliare e approfondire l'impegno tra le parti e migliorare la partecipazione delle parti allo sviluppo economico della regione, i leader dei 16 Paesi partecipanti hanno istituito il Partenariato Economico Globale Regionale (RCEP).
Il RCEP è stato costruito sulla base degli accordi esistenti di libero scambio ASEAN+1 con lo spirito di rafforzare i collegamenti economici e di migliorare le attività commerciali e di investimento, nonché di contribuire a ridurre al minimo il divario di sviluppo tra le parti. Ma che cos'è il RCEP? Cosa prevede?
Il Partenariato Economico Globale Regionale è un accordo di libero scambio nella regione dell'Asia Pacifica tra i dieci stati dell'ASEAN, ovvero l'Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico, e cinque dei loro partner di libero scambio: Australia, Cina, Giappone, Nuova Zelanda e Corea del Sud.
Il 15 Novembre 2020, 15 Paesi del sud-est asiatico e del Pacifico hanno firmato il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP), l'accordo di Partenariato Economico Globale regionale che dà vita alla più grande zona di libero scambio del mondo.
Il RCEP si inserisce in una rete costruita dai molti accordi bilaterali già esistenti tra i 15 Paesi, tanto vasta da coprire l'83% del commercio interno.
Il Partenariato Economico Globale Regionale è stato introdotto durante il 19° incontro ASEAN, tenutosi nel novembre 2011.
I membri dell'Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN), tra cui Brunei, Cambogia, Indonesia, Laos, Malesia, Myanmar, Filippine, Singapore, Thailandia e Vietnam, hanno avviato i colloqui per l'accordo commerciale.
I negoziati RCEP sono stati avviati durante il 21° vertice Asean in Cambogia nel novembre 2012. Dopo oltre otto anni di negoziati, i membri dell'ASEAN hanno raggiunto un accordo con Cina, Giappone, Corea del Sud, nonché Australia e Nuova Zelanda.
Ad oggi, il blocco commerciale copre il 28% del PIL globale, il 28% del commercio mondiale e il 29% della popolazione mondiale. Tale accordo ha dell'incredibile, data l'impressionante dimensione che non ha precedenti nella storia.
L'ASEAN è stata costituita l'8 agosto 1967 a Bangkok, in Thailandia, con la firma della Dichiarazione dell'ASEAN (Dichiarazione di Bangkok) dai Padri Fondatori dell'ASEAN, ovvero Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore e Thailandia.
Il Brunei Darussalam si è poi unito il 7 gennaio 1984, il Vietnam il 28 luglio 1995, il Laos PDR e il Myanmar il 23 luglio 1997 e la Cambogia il 30 aprile 1999, costituendo quelli che oggi sono i dieci Stati membri dell'ASEAN.
I cinque ministri dell'estero che firmarono tale Dichiarazione, quali Adam Malik di Indonesia, Narciso R. Ramos delle Philippine, Tun Abdul Razak della Malesia, S. Rajaratnam di Singapore, e Thanat Khoman della Thailandia, furono in seguito acclamati come i Padri Fondatori dell'organizzazione intergovernativa probabilmente di maggior successo nel mondo in via di sviluppo.
L'ASEAN ricopre non solo argomenti di politica commerciale, ma anche altre questioni economiche come la promozione degli investimenti, i diritti di proprietà intellettuale, il rispetto degli standard del lavoro, nonché questioni ambientali e di sicurezza.
Nel 1990, si iniziava a delineare l'idea di un accordo commerciale tra i membri dell'ASEAN e Cina, Giappone e Corea del Sud, portando alla creazione di una sorta di accordo ASEAN +3. Ad ogni modo, ci sono voluti 22 anni affinché il piano iniziasse a prendere forma.
Infatti, le negoziazioni sul RCEP, al quale parteciparono anche India, Australia e Nuova Zelanda, iniziarono nel 2012. Otto anni dopo, il 15 Novembre 2020, l'accordo è stato finalmente firmato, senza però l'India, che decise, prima della finalizzazione del RCEP, di non aderire, a causa di problematiche legate alla politica interna.
La breve durata delle negoziazioni è un risultato notevole, a causa anche delle condizioni avverse con cui queste sono iniziate. Le rivalità storiche e i conflitti già presenti tra le varie parti hanno reso i discorsi piuttosto complicati.
Inoltre, la larga eterogeneità tra i 15 Paesi partecipanti anche ha rappresentato una grande sfida: accanto ai Paesi ad alto reddito come Giappone, Singapore, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda e al gigante Cina, diversi Paesi emergenti, oltre a Laos e Cambogia, due dei Paesi più poveri del mondo, sono stati coinvolti nei colloqui di negoziazione.
Infatti, un livello così alto di eterogeneità è in genere difficile da gestire, poiché quando ci sono diversi interessi, risulta complesso farli conciliare.
Ciò che ha spinto questi Paesi ha raggiungere un accordo, nonostante queste difficoltà, sono in primo luogo il fatto che il RCEP sia una risposta della Cina al fallimento del Partenariato Trans-Pacifico (Trans-Pacific Partnership, TPP) e secondo, il fatto che i legami economici tra i Paesi RCEP sono profondi e sono aumentati negli ultimi anni.
L'obiettivo del RCEP è quello di creare un mercato integrato con i 16 Paesi partecipanti, rendendo più semplice per ognuno di loro rendere disponibili i loro prodotti e servizi.
L'accordo di Partenariato Economico Globale Regionale (RCEP) è un accordo atto ad ampliare e ad approfondire l'impegno dell'ASEAN con Australia, Cina, Giappone, Corea e Nuova Zelanda Zelanda. Insieme, questi paesi partecipanti al RCEP rappresentano circa il 30% del PIL totale mondiale e il 30% della popolazione mondiale.
L'obiettivo dell'accordo RCEP è quello di stabilire un partenariato economico moderno, completo, di alta qualità e reciprocamente vantaggioso che permetterà di facilitare l'espansione del commercio e degli investimenti regionali e che contribuirà alla crescita e allo sviluppo dell'economia globale.
Di conseguenza, creerà opportunità di mercato e occupazione per le imprese e per le persone del territorio. La funzione dell'accordo RCEP sarà quella di affiancare e sostenere un sistema commerciale multilaterale aperto, inclusivo e basato su regole.
Tuttavia, l'attuazione di regole comuni è in gran parte a discrezione di ciascun Paese. Il RCEP viene inoltre considerato un accordo commerciale di prima generazione, ancora focalizzato sulle tariffe.
Ma anche per le riduzioni tariffarie, che sono previste sul 91% dei prodotti, ciascun Paese ha avanzato le sue riserve e posto delle condizioni.
L'intento del RCEP è quello di stabilire un accordo economico che sia moderno, completo, di alta qualità e reciprocamente vantaggioso. Ma questo cosa significa?
Moderno. Il RCEP aggiorna la copertura degli accordi di libero scambio ASEAN più uno esistente (ALS dell'ASEAN con i cinque partner di dialogo) e prende in considerazione il cambiamento e le realtà commerciali emergenti, tra cui l'era del commercio elettronico, il potenziale delle micro, piccole e medie imprese, l'approfondimento della catena del valore regionale e la complessità della concorrenza di mercato.
Completo. L'accordo RCEP comprende 20 capitoli e include molte aree che in precedenza non erano coperte dagli accordi di libero scambio dell'ASEAN Plus One.
L'accordo contiene disposizioni specifiche che riguardano gli scambi di merci, comprese le regole di origine, le procedure doganali, le misure sanitarie e fitosanitarie, regolamenti tecnico standard e procedure di valutazione della conformità, rimedi commerciali.
Copre anche il commercio nei servizi, comprese disposizioni specifiche sui servizi finanziari, di telecomunicazione e professionali, nonché gli investimenti, proprietà intellettuale, commercio elettronico, concorrenza, piccole e medie imprese (PMI), cooperazione economica e tecnica, aree legali e istituzionali, compresa la risoluzione delle controversie.
Alta qualità. L'accordo RCEP contiene disposizioni che vanno oltre l'attuale ASEAN Plus One. L'accordo RCEP affronta le questioni atte a sostenere l'impegno delle parti nella catena di approvvigionamento globale e regionale.
L'accordo mira a stimolare la concorrenza in un modo che stimoli la produttività, che sia sostenibile, responsabile e costruttivo. Inoltre, l'accordo RCEP ha il valore aggiunto di riunire un unico regolamento per facilitare lo sviluppo e l'espansione di filiere regionali tra le Parti.
Reciprocamente vantaggioso. L'accordo RCEP riunisce paesi con diversi livelli di sviluppo. Pertanto, le parti hanno riconosciuto che il suo successo sarà determinato dalla sua capacità di apportare vantaggi reciproci.
Questo accordo è concepito per raggiungere l'obiettivo in vari modi, anche attraverso un'adeguata flessibilità e disposizioni che assicurino un trattamento speciale e differenziato, in particolare a Cambogia, Laos, Myanmar e Vietnam.
L'accordo di Partenariato Economico Globale Regionale (RCEP) è stato fortemente voluto da Pechino nel 2012 per contrastare un altro accordo di libero scambio, al tempo già pianificato e in lavorazione, quale il Partenariato Trans-Pacifico (Trans-Pacific Partnership, TPP).
Il TPP era all'epoca guidato dagli Stati Uniti, furono proprio quest'ultimi a rifiutare l'ingresso della Cina, escludendola dalla partecipazione. Tuttavia, nel 2016 il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha ritirato il suo paese dal TPP.
Da allora, il RCEP è diventato uno strumento importante per la Cina, al fine di contrastare gli sforzi degli Stati Uniti per impedire il commercio con Pechino.
La Cina, avendo un peso notevole sull'economia dell'area (il 60% circa), potrà condizionare gli effetti dell'accordo, nonostante il RCEP sia nato in ambito ASEAN e il suo segretario sia dove ha sede l'ASEAN, dunque a Jakarta.
La posizione e il peso dominanti della Cina sarebbero stati attenuati con la partecipazione dell'India, che, invece, nonostante la partecipazione alle negoziazioni a partire dall'inizio delle trattative, si è ritirata al momento della firma.
L'India infatti ha deciso di non entrare più a far parte del RCEP dopo la valutazione degli alti rischi per la sua agricoltura, l'industria e le basse opportunità per i suoi servizi. Molti vedono questa scelta come una conseguenza dell'attrito con la Cina e della competitività storica tra i 2 Paesi.
Questo accordo rafforza i rapporti tra diversi Paesi asiatici ed allo stesso tempo permette loro di essere più competitivi a livello globale, potenziando la catena di approvvigionamento. La Cina sicuramente gioca un ruolo molto importante, essendo la prima manifattura mondiale.
Importare dalla Cina richiede organizzazione e competenze per evitare spiacevoli sorprese nel preparare e presentare i documenti necessari per l’ingresso della merce acquistata.
Affidarsi a strutture in loco è fondamentale per verificare l'affidabilità di stabilimenti e fornitori, verificare se le certificazioni sono autentiche e se i prodotti possono essere legalmente venduti in Europa.
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Autore: Ilaria Golino
Immaginiamo di essere nel bel mezzo dei preparativi per il nostro viaggio in Cina, su un taccuino abbiamo scritto una lista delle cose fondamentali da mettere in valigia. Tutto è pronto, manca solo una cosa: scaricare l'app di WeChat sul nostro smartphone.
Ma cos'è e come funziona WeChat? L'app di messaggistica più diffusa in Cina e con oltre un miliardo di utenti in tutto il mondo è molto più di una semplice app: pubblicata nel 2011 dalla compagnia tecnologica cinese Tencent Holdings Limited, è un vero stile di vita per tutti i suoi users.
Nota anche con il nome di Weixin 微信, WeChat racchiude moltissime funzioni diverse in un'unica app facile da usare ed è proprio la natura multi-funzionale di questa piattaforma ad averne decretato il successo.
Nel corso degli anni, questa app ha integrato tutta una serie di servizi e tool che la rendono unica nel suo genere. Sono state aggiunte man mano funzioni tipiche dei social network e degli e-commerce, rendendo di fatto WeChat un'eccezione nel mondo.
Ma quali sono le funzioni che la rendono così interessante? Scopriamolo insieme.
Nata come una semplice app di messaggistica, WeChat si è trasformata in una piattaforma che permette ai propri utenti di compiere molteplici funzioni.
Fra queste, la possibilità di mandare ai propri contatti messaggi vocali, di effettuare chiamate e video-chiamate con gli amici e i familiari, di scambiarsi contenuti multimediali e condividere la propria posizione geografica.
Fin qui vi starete chiedendo: "Cosa c'è di diverso dal più celebre WhatsApp?"...beh WeChat offre molto altro ancora.
Tramite questa app è possibile di fare di tutto, dai pagamenti ai trasferimenti di denaro tramite la funzionalità WeChat Pay, dall'acquisto di biglietti aerei alla prenotazione di una camera d'albergo, dal noleggio di biciclette alla prenotazione di un taxi, dallo shopping online all'ordinazione di cibo d'asporto.
Oltre a questo, è possibile anche prenotare un test Covid-19 (fonte HKFP) ed accedere a servizi governativi, come la richiesta del visto.
WeChat è insomma uno strumento indispensabile per vivere e viaggiare in Cina, ma soprattutto per lavorare in e con la Cina. Se vuoi crearti uno spazio nell'economia del Paese del Dragone, questo strumento fa al caso tuo!
Ma perché WeChat è così importante per le aziende italiane che vogliono aprirsi al mercato cinese?
Se il tuo obiettivo è quello di entrare nel mercato cinese o raggiungere i turisti cinesi, che sono considerati fra i più grandi consumatori al mondo, la strategia più efficace da adottare è quella di utilizzare quest'app multifunzionale.
Il popolo cinese non ha accesso ai social media come WhatsApp, Facebook, Twitter e Instagram, ma non può vivere senza WeChat.
A differenza, però, delle altre piattaforme social che potrebbero essere solo una parte della tua strategia di marketing, WeChat è la strategia per aumentare la tua brand awareness ed entrare in contatto con i clienti cinesi.
Le ragioni per cui non puoi ignorare quest'app se aspiri al successo del tuo business in Cina sono diverse.
Con i suoi tantissimi users attivi ogni giorno (70 milioni dei quali vivono fuori dalla Cina), WeChat può permetterti di raggiungere un pubblico vastissimo. Infatti l'app del gigante asiatico ha raggiunto anche Paesi fuori dall'Asia ed disponibile in più di 20 lingue, numero che è destinato a crescere ulteriormente;
WeChat è un vero e proprio stile di vita per i suoi utenti, perché racchiude in un'unica e semplice app tutte le funzionalità degli altri social tool, motivo questo per cui è errato paragonarla a WhatsApp o Facebook.
WeChat è presente in ogni aspetto della vita dei suoi users e ciò permette agli imprenditori di penetrare nel mondo dei consumatori e indirizzarsi a loro con una comunicazione personalizzata;
WeChat è un'app in continuo cambiamento e offre sempre moltissime funzioni per connettere i brands ai propri clienti. Un esempio è la sua funzione Agita, che permette alle imprese di interagire con gli utenti che si trovano nelle vicinanze.
Questa funzione invita ad agitare letteralmente il proprio telefono e così facendo, la persona viene messa in contatto con qualcuno che sta compiendo, nello stesso momento, la medesima azione.
Anche le imprese, così come il grande brand di lusso Burberry ha fatto in passato, possono usare questa funzione per raggiungere sempre più clienti.
L'account ufficiale di WeChat, che potrebbe essere paragonato per esempio ad una pagina ufficiale Facebook o Instagram, è un tipo di account speciale che aziende o anche singole persone possono aprire e, tramite esso, inviare aggiornamenti a tutti i contatti che seguono l'account.
Puoi scegliere fra tre diversi tipi di account ufficiali WeChat:
La scelta della tipologia dipende molto da quelli che sono i tuoi piani di business, ma tieni a mente che le imprese straniere, che non sono registrate in Cina, possono avere solo un Service Account.
Mentre l'ultima delle tre tipologie consiste in una messaggistica interna dell'azienda, i primi due account, anche se in modo diverso, permettono di connettersi con i clienti.
Una volta che gli utenti iniziano a seguire il tuo account, puoi inviare loro notifiche push e fornire loro informazioni utili riguardo al tuo brand.
Puoi anche indirizzare i tuoi followers verso il tuo sito e-commerce, oppure, una volta creato il tuo WeChat Account ufficiale, potrai installare il tuo WeChat store, offerto nella piattaforma social, per integrare il tuo e-commerce.
Per comprendere qual è l'account più adatto a te, vediamoli più nel dettaglio.
Il Subscription Account permette di inviare ai tuoi followers un post al giorno. Questi post vanno però nella subscription folder dell'utente e gli utenti non ricevono notifiche. I tuoi contenuti non appariranno nella chat list e, per visualizzarli, i tuoi followers dovranno aprire la cartella.
Questo tipo di account è popolare fra i bloggers, scrittori, celebrità e fra i brands che puntano alla comunicazione e all'informazione.
I Subscription accounts sono disponibili solo per le aziende con un Chinese ID o con licenza commerciale cinese.
Con un Service account, potrai creare post e i tuoi followers vedranno i tuoi contenuti in cima alla propria chat, insieme agli altri post e ai messaggi inviati dai loro contatti. Però, al fine di imporre dei limiti ed evitare che l'utente riceva contenuti spam, i brand con questo tipo di account possono creare solo 4 post al mese.
Questo tipo di account è adatto a chi vuole offrire un ottimo servizio clienti o anche a quelle imprese che vogliono avere una presenza su WeChat orientata alle vendite. Gli utenti con un Service Account possono, inoltre, utilizzare le funzionalità di WeChat Pay e WeChat Store.
Il service account può essere utilizzato anche dalle imprese che non sono registrate in Cina, ed è adatto soprattutto alle aziende con grandi clienti, come banche, compagnie aeree e alberghi.
Anche conosciuto come WeChat Application Account, WeChat mini programs è una funzione lanciata da Tencent nel 2017. Parliamo di sub-applicazioni dell’ecosistema di WeChat, che funzionano proprio come un'app, con la differenza che sono sviluppati all'interno del sistema di WeChat e non hanno bisogno di essere scaricati.
In questo modo, gli utenti non occuperanno la memoria del proprio smartphone, grazie alla possibilità di accedere a queste app semplicemente scannerizzando il QR code e uscendo dall'applicazione ogni volta che lo desiderano.
I Mini Programs sono uno strumento di marketing a supporto degli imprenditori, i quali, grazie a questa funzione, non devono creare costantemente contenuti, e a supporto degli utenti che possono ottenere le informazione di cui hanno bisogno senza dover seguire un account o ricevere troppi messaggi.
Per le imprese che desiderano sviluppare con semplicità la propria app, questo tipo di account è il più adatto. Inoltre, per avere il miglior risultato in termini di marketing, è consigliabile integrare i Mini Programs con un altro degli account ufficiali WeChat.
Come abbiamo visto, WeChat è uno strumento fondamentale per entrare nel mercato cinese e per attirare nuovi clienti, ma per avere successo bisogna fare le mosse giuste. Spesso la soluzione a ciò è affidarsi ad esperti che possono guidarti nella ricerca delle strategie più efficaci per conquistare un posto nel mercato cinese.
Per questo motivo, per avere un buon successo in Cina strumenti come Noziroh Hub sono fondamentali per le imprese che si affacciano per la prima volta al mercato cinese e vogliono vendere i loro prodotti in Cina e farsi accompagnare in questo viaggio.
Affidarsi a professionisti come Noziroh Hub, che conoscono le abitudini d’acquisto dei consumatori cinesi e con il quale è possibile gestire tutte le fasi di commercializzazione contando su un unico riferimento: ricerca di mercato, apertura/gestione degli store nelle principali piattaforme e-commerce cinesi, stoccaggio della merce, evasione ordini, apertura/gestione dei profili social cinesi, confezionamento e private label, è fondamentale per avere successo nel mercato del Paese del dragone.
Per parlare con un esperto su come sfruttare WeChat per posizionare i tuoi prodotti in Cina, puoi prenotare una consulenza gratuita cliccando qui.
Autore: Paola Golino
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